Come gli androidi interagiscono con l'ingegneria
L'intelligenza artificiale e l 'ingegneria informatica
Ponendo, ad un gruppo di persone, la domanda " cosa rende un umano, un umano? " una delle risposte più frequenti è sicuramente l'intuito, l'intelligenza.
Ebbene, questo paradigma del saper fare rischia di essere messo a dura prova: una macchina può essere intelligente ed imparare in autonomia.
In genere, si può intendere per intelligenza la capacità di eseguire compiti e risolvere problemi nuovi, di adattarsi all’ambiente e comprenderlo, e di capire il linguaggio naturale. Un’altra definizione operativa è stata proposta da Alan Turing nel suo articolo “Computing machinery and intelligence” (1950): una macchina può essere considerata intelligente se passa il “Test di Turing“.
Il test (o “Imitation Game”) consiste nel mettere un uomo davanti a un terminale, attraverso il quale comunicare con due entità: un altro uomo e un computer. Se la persona che comunica attraverso il terminale non riesce a distinguere fra uomo e macchina, allora il computer ha passato il test.
Di seguito alcuni esempi notevoli di IA:
- Sophia , un androide femmina in grado di simulare 62 diverse espressioni facciali. Realizzata con una speciale gomma siliconica, ha un aspetto così umano da spiazzare l’osservatore. Per realizzare alcuni tratti del viso i suoi creatori si sono ispirati a Audrey Hepburn.
- Autopilot Tesla, tutte le nuove vetture sono dotate dell'hardware necessario a supportare in futuro la guida completamente autonoma in quasi ogni situazione. Il sistema è progettato per poter coprire corte e lunghe distanze senza l'intervento della persona seduta al posto di guida. (fonte Tesla)
- MIT cheetah è un robot realizzato al MIT in grado di autoapprendere movimenti come la corsa e il salto di ostacoli che si presentano di fronte.
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