venerdì 3 aprile 2020

STEP #04

La presenza degli androidi nella mitologia


L’archetipo dell’androide ha profonde radici nel mito. In ogni civiltà preindustriale, dall’antichità al rinascimento, se ne trovano tracce più o meno fiabesche che fanno intuire la grande fantasia e visione futuristica degli scrittori: dagli automi di vario aspetto, umanoide o meno, costruiti da Efesto e da Dedalo, alla leggenda ebraica del golem, passando per il cinese Libro del Vuoto Perfetto (III sec. a. C.).
L'idea di un circuito stampato era ancora lontana duemila anni ma automi e robot  nell'Antica Grecia vivevano già nell'immaginario collettivo e nel mito.



L’androide cretese Talos

Si tratta di un uomo artificiale di bronzo, creato nell'officina del dio Efesto, abile nella lavorazione dei metalli con l'uso del fuoco. Posto come guardiano dell'isola di Creta, il mito narra si trattasse di un regalo commissionato direttamente dal padre degli Dei per una sua amante, Europa. Era un automa in grado di muoversi con vita propria il quale svolgeva scrupolosamente il suo lavoro: teneva lontano i nemici, bruciando tra le braccia del suo corpo arroventato chiunque osasse sfidarlo, ed intimidiva anche chiunque volesse uscire dall'isola senza il benestare del re.

Secondo altre versioni si trattava di una creazione di Dedalo, fuggito da Atene dopo aver ucciso suo nipote Talo. Una volta pentitosi dell'omicidio e giunto ormai a Creta, costruì l'androide a cui diede il nome del nipote e lo donò a Minosse.

 
Dracma d'argento rappresentante Talos

Il mito di  Pigmalione

 Pigmalione, re di Cipro, era completamente dedito alla sua grandissima passione, la scultura, da tralasciare completamente l'amore. Afrodite volle vendicarsi di questo disprezzo e decise di farlo innamorare di una statua di avorio, che il re stesso aveva creato. Senza più pace per questo amore non corrisposto e impossibile, Pigmalione pregava la dea dell'amore affinchè lo guarisse da questa passione perversa. Afrodite ebbe pietà per lui e trasformò la statua in una giovane fanciulla da cui in seguito Pigmalione ebbe un figlio, Pafo.


Pigmalione e Galatea, Ernest Normand, 1881




Il palazzo di Alcinoo

Ci troviamo nel capitolo VII dell'Odissea: Ulisse è accolto nella reggia incantata di Alcinoo e di fronte si trova statue animali e umane, creazione di Efesto, per proteggere il palazzo.


Odissea, VII, vv 91-94




 Il vaso di pandora

 Pandora fu la prima donna mortale creata da Efesto su ordine di Zeus. Secondo il sito homologos.net, La donna è infatti creata degli dei con una specifica “programmazione” che porta innegabilmente all’apertura del vaso contenente tutti i mali del mondo,come metodo di vendetta verso il genere umano che ormai deteneva il fuoco divino. Pandora è paragonabile al concetto contemporaneo dell’IA.



John William Waterhouse: Psyche Opening the Golden Box – 1903



FONTI

https://www.laceramicaantica.org/2019/08/03/replicanti-androidi-e-robot-gli-archetipi-nel-mito/

https://it.wikipedia.org/wiki/Talo_(mitologia)

https://www.lacooltura.com/2019/03/androidi-mitologia-greca-talos-efesto

 https://www.homologos.net/la-robotica-nei-miti-dellantica-grecia

 




 

 

 

 

 




Nessun commento:

Posta un commento

STEP #24

La sintesi finale La parola androide deriva dal greco andro (uomo) + eides (forma) ed il suo utilizzo nell’ accezione moderna si ha a par...