giovedì 11 giugno 2020

STEP #18 #21

Gli androidi nella filosofia contemporanea e nell'etica


roboetica (Roboetica), s. f. Disciplina che studia gli aspetti etici, sociali, umanitari e ecologici della robotica.  Dizionario Treccani

Ogni società, fin dagli albori dell'umanità, ha dovuto forgiare norme e valori per regolare il comportamento tra gli individui, ciò che noi diremmo darsi un' etica.
Quello che però gli umani non potevano prevedere era un'etica applicata alla robotica:è da questa presa di coscienza che nel 2002 l'ingegner Gianmarco Verruggio conia la parola roboetica.
In futuro tenderemo ad attribuire una personalità giuridica e morale ai robot? Questa è la domanda che si pone Maurizio Balistrieri, professore di filosofia morale presso l'Università di Torino. La risposta può essere semplice se immaginiamo che un domani i robot saranno entità intelligenti e coscienti di se stessi, provando sentimenti e dolore.
Questa visione propone aspetti fino a poco tempo fa inediti: è possibile dunque rimanere sentimentalmente coinvolti da un androide? Esso stesso sarà capace di autodeterminarsi?
La possibilità di una relazione tra essere umani ed un intelligenza artificiale è stata raccontata da diversi film: Bladerunner o più recentemente Her il cui protagonista, un uomo proveniente da una dolorosa separazione, trova in un sistema operativo la sua fonte di gioia.
Parlando del mondo reale, è degno di nota l'esempio del Tamagotchi: il gioco consisteva in prendersi cura e allevare l'animaletto virtuale, soddisfando tutti i suoi bisogni.  In ambito ospedaliero si è notato come le persone provassero un certo affetto verso i robot che si prendevano cura di loro.
Secondo il Balistrieri non sapremo resistere a considerare gli andoridi parte integrante della nostra comunità morale, anche senza che questi siano autocoscienti, quando si relazioneranno con noi come un altro essere umano, empatizzare e capire le nostre sensazioni con uno sguardo, magari attingendo alla loro banca dati.

Immagine tratta dal film Her




Grazie ai progressi tecnologici del machine learing, pensare alle intelligenze artificiali come mere espressioni dei loro programmatori risulta più che mai approssimavito. Ci troveremo di fronte a robot in grado di mutare il proprio essere grazie all'apprendimento, rendendolo imprevedibile al suo stesso creatore?
Con l'avvento delle automobili a guida autonoma, sta emergendo drammaticamente come le macchine non abbiano un cuore nè una morale, ma si limitano a seguire il setting etico che i loro "padri" scelgono di inserire e implementare nella loro architettura. Si tratta dunque di elaborare regole di comportamento per queste vetture da integrare nei programmi che controllano e determinano in anticipo le loro azioni.
In caso contrario, lo scenario che andrebbe a crearsi sarebbe di robot autonomi i quali, in base ai loro calcoli  e algoritmi, decidono come comportarsi.
Come evidenziato già nel primo incontro mondiale sulla roboetica, nel 2004 a Sanremo, nel momento in cui coscientemente l'umanità deciderà che la vita o la morte di un essere umano non è piu responsabiltà di un altro umano ma è affidata a delle macchine, la nostra specie farà un salto nel buio difficilmente reversibile.

Tesla è stata la prima casa automobilistica mondiale
ad implementare la guida autonoma su larga scala














Nessun commento:

Posta un commento

STEP #24

La sintesi finale La parola androide deriva dal greco andro (uomo) + eides (forma) ed il suo utilizzo nell’ accezione moderna si ha a par...